C'è un luogo che da sempre accompagna la mia esistenza, i miei sogni e i miei ricordi più cari. Il mare. Quel profumo di sale, lo sciabordio delle onde e il silenzio che segue una tempesta. È un posto che amerò sempre, il primo in cui mi sia mai sentita a casa.
Ma perché parlarne in questa seconda puntata del 2500 Rockmore?
Be', diciamo che per me è stata una sorpresa leggere la prima bozza di Tania, la nostra scrittrice. Nelle sue parole, in quelle pagine vergate di nero, se così si può dire di qualcosa digitato su uno schermo, ho ritrovato il profumo di quelle rive che tanto amo.
Siamo sul mare. Un mare illuminato dal sole e uno buio, su cui persino la luna ha smesso di brillare. Siamo lì, dove ogni pensiero sembra perdersi nell'eco di memorie perdute e desideri. Siamo lontani, ma immersi nel tutto.
È ciò che troverete nel testo che porteremo nella competizione. E qualcosa di più. Credo che, in un momento come questo, in un'estate tanto torrida, il profumo delle onde sia esattamente ciò che serve. È come se questa storia arrivasse a rinfrescarci quando ne abbiamo più bisogno. Perché è questo il potere dell'arte, no?
Ci stiamo conoscendo, io e il resto della squadra. Ci vorrà tempo, cresceremo insieme ancora un po' e poi vedremo finalmente il frutto del nostro lavoro. Ma di una cosa su tutte sono sicura: profumiamo e profumeremo sempre di mare. Perché è questo che mi ricorderò quando ripenserò a quest'avventura.
Un gruppo di persone che scrive. Una passione. Un sogno.
E le nostre parole.
Ci si vede alla prossima marea.
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