Buon pomeriggio :3
Oggi addirittura due post. Anche se, in effetti, quello delle due di notte può essere considerato di ieri. Tralasciando i dettagli, arriviamo al punto: la gif che ho scelto per il post è estremamente figa. Ammettiamolo! E no, non era questo il punto. Ora ci arrivo, giuro.
Avete mai passato un momento in cui ogni cosa vi dava fastidio? Dal cellulare che trilla per una notifica, alla risata troppo forte di un vicino, al semplice cadere di una matita? Ecco, se l'avete vissuta almeno una volta nella vita sapete come mi sento io proprio ora.
Varie motivazioni mi hanno portata a questo periodo di stress estremo: un po' le feste trascorse in maniera piuttosto inusuale, un po' il cambio di stagione che per me che soffro di tiroide è sempre un casino, un po' il fastidio di una contrattura presa per disattenzione, un po' l'ansia per il trasferimento. Unite tutte le cose e avrete praticamente la strega perfida di Oz. Meno figa e più ansiosa.
Dato che i social in periodi come questi non fanno che peggiorare la situazione, ho deciso di prendermi una pausa. Ho disconnesso praticamente qualsiasi account, tranne questo blog e la pagina facebook annessa, che comunque cura una mia amica. Non potete capire il senso di libertà. Niente notifiche, niente polemiche, niente video imbecilli che ti rubano il tempo, né distrazioni varie. Devo ammettere che più di una persona mi ha scritto irritata, accusandomi di questo blocco improvviso nei suoi confronti, senza fermarsi un attimo a pensare che, forse, non erano il centro dei miei pensieri. La cosa mi ha fatta ragionare più attentamente. Quanto siamo presi dalla tecnologia? Quanto è davvero importante che qualcuno ci segua su Twitter, Instagram, Facebook, che veda quanto siamo felici in questa o quella foto, che segua ogni nostro movimento? Me lo sono chiesta e mi sono risposta. Non lo è, importante. Perché quando si ha davvero bisogno di una mano, un "mi piace" non fa la differenza. E la vera indole delle persone viene fuori. Basta un click per scatenare una guerra senza quartiere. Che tristezza...
Ho sempre amato i blog, al contrario di posti come Facebook. E sapete perché? Perché se apri un blog hai davvero voglia di leggere il pensiero di qualcuno. Un pensiero lungo, articolato e a volte anche ben studiato. Nessuna distrazione: solo tu e le parole. Credo che sia un metodo di comunicazione chiaro e pulito. O almeno è quello che ho cercato di creare in questo luogo specifico. Per questo ho chiuso tutto tranne questo posto. Perché dove sono ora è casa. È quello che sono: una ragazza che scrive ed esprime il suo amore per l'arte. Nessuna foto studiata a tavolino, nessun like, nessuna richiesta di voto, nessun flame. Solo io e le parole. Io e le storie. Insieme a chiunque voglia sognare un po', lontano dalla guerra quotidiana che viene ingaggiata lì fuori,
Restate con me se avete voglia di fuggire qualche ora. Restate se credete che, anche nel luogo più buio, si può trovare una luce. Trasformerò questo posto nella mia e nella vostra luce.
Grazie per esserci ancora. Sempre.
Juls
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