Gli allineamenti

Piove ancora.
E' una settimana che non smette neanche per un secondo (e i miei jeans ne sanno qualcosa; ogni volta che esco faccio il bagno). Mi piace, ormai lo sapete. Quando il cielo piange, la mia ispirazione di accende di nuova vitalità ed è sempre una sorpresa scoprire cosa può creare una mente piene di idee.

Oggi parliamo di allineamenti.
Quando si crea un personaggio, nei giochi o in uno scritto, bisogna tener presente il tipo di carattere, i suoi scopi e la linea di pensiero sulla quale si muove. Un assassino non sarà di certo alla ricerca della pace nel mondo, giusto? Se ne conoscete uno così, presentatemelo! Qual è il modo migliore per rendersi conto di chi andiamo a muovere? Semplice, affibbiargli un allineamento. Ve li scrivo di seguito:

Legale buono - Legale neutrale - Legale malvagio - Neutrale buono - Neutrale puro - Neutrale malvagio - Caotico buono - Caotico Neutrale - Caotico malvagio

A questo post ne seguiranno altri dove esamineremo al meglio ognuno di essi, ma per adesso dovrete accontentarvi dei nomi e di ciò a cui vi fanno pensare (se proprio non li avete mai sentiti). Per quanto mi riguarda, quelli che preferisco sono senza dubbio i Caotici o al limite i Neutrali. Hanno mille sfumature, mille sfaccettature che, se ben utilizzate, possono creare davvero un bel background. Un Caotico malvagio, ad esempio, sarebbe un gran bell'antagonista: il pazzo per eccellenza, lo psicotico assassino senza coscienza che ti stupisce per le sue idee completamente fuori di testa. Come un Caotico buono potrebbe essere l'eroe. Per farvi capire, Robin Hood farebbe parte di questo gruppo. L'eroe che fa di testa sua e se ne infischia delle leggi e delle regole, l'anarchico votato al bene. Adorabile. 

Ecco, sì, penso di aver espresso al meglio il mio lato fangirl nei confronti di Robin. Ora è meglio che la smetta, prima di iniziare ad elencare citazioni e momenti della leggenda che amo e che non c'entrerebbero assolutamente nulla con il post. Vi lascio con la promessa di approfondire l'argomento molto presto.
Ed ora torno a sfidare le intemperie.

Bye bye, draghetti!

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