Sulle ali di un drago: Quaderni e penne colorate

Eh già, sono una di quelle che seguono il programma fin dagli albori. Boh, mi piace troppo il format. Mi guardo addirittura quelli di altri paesi (quando ho tempo da perdere, quindi quasi mai, ma vabbè).

Oggi sono andata alla Feltrinelli per accompagnare la mia migliore amica. Pioveva e faceva davvero freddo, cose che hanno reso ancora più piacevole il giro fra i libri. Il bello è che non dovevo comprare nulla (avevo già svuotato il portafoglio qualche giorno prima), ma vagare tra le pagine è sempre bello, mi fa sentire bene. E' come se, un passo dopo l'altro, mi aggirassi tra vari mondi e storie diverse, finché qualcuna non attira la mia attenzione più delle altre e mi fa perdere in essa. La magia delle librerie.

Pur non dovendo comprare libri, ho deciso di concedermi un regalino. Un altro mio vezzo è quello di avere penne di tutti i colori, che uso nei modi più disparati. Mi piace da impazzire colorare le pagine di quello che scrivo (e studio). Dei miei libri preferiti compro anche dei doppioni per poter sottolineare su uno di essi le citazioni più belle.

Insomma, ho girato tre ore attorno al bancone delle penne, per poi venire catturata da un angoletto nascosto dove si trovavano decine e decine di quadernini. La cosa mi ha confuso finché, cercandone uno a righe, mi è caduto l'occhio su un nome: "juliette". Era una copertina a fiori, con quella scritta che mi ha ricordato un sacco di cose; vado ad aprirlo ed aveva all'interno esattamente il tipo di riga che cercavo. Praticamente ho saltellato come se avessi trovato il tesoro sommerso di Atlantide. Che volete farci, sono fatta così.

Alla fine sono arrivata alla cassa con un sorrisone e la cassiera mi ha guardata con un'espressione che sapeva tanto di "qual è il tuo problema?". Ssssh, lascia stare.

Insomma, anche oggi vi siete beccati una delle "magiche avventure di Juls". Congratulazioni! Ora, però, me ne torno a guardare "la gente che cucina" (che definizioni fantastiche).