The last goodbye.
Sto ascoltando questa canzone, mentre aggiorno il blog. Praticamente mi sto facendo del male. Dovete sapere che sono letteralmente innamorata dell'universo di
Tolkien.
Quell'uomo è un Dio per la sottoscritta. Sono cresciuta a pane e "Signore degli Anelli", non vi dico l'emozione nel rientrare nelle sale durante questi anni per vedere
Lo Hobbit. Penso di essere tornata a casa ad ogni singolo inizio e aver perso qualcosa ad ogni ending.
Tolkien mi ha ispirata, mi ha insegnato molto, più di quanto possiate immaginare. E mi ha fatto incontrare tante persone che condividevano e condividono ancora oggi la stessa passione, creando una rete di amicizie che sopravvive tuttora. Il potere delle storie, ragazzi.
Leggere Il Signore degli Anelli mi ha aperto il vero mondo del fantasy, quello a cui sono più affezionata, e mi ha indirizzata verso la scrittura. Ho iniziato ad immaginare storie su storie e pian piano è sopraggiunta la necessità di metterle su carta, una dopo l'altra. Era qualcosa di cui non potevo fare a meno. Non sono mai stata una persona che si accontenta di ciò che riesce a vedere, perché molte cose importanti sono invisibili agli occhi. Come i sentimenti. E ogni pagina può racchiuderne così tanti da accenderti un fuoco dentro.
Mi sento un po' Belle della Disney, insomma.
"Quando siamo in biblioteca possiamo essere in ogni angolo della terra". Ed io ho scelto di scoprirne il più possibile di questi piccoli, immensi angoli. A discapito della realtà che, spesso, non si rivela rose e fiori. Scrivere è un rifugio, ma anche un modo per esprimermi. C'è chi usa la musica, chi usa la pittura. Io... uso le parole. E la carta.
Spesso mi capita di uscire con il mio quadernino colorato e rifugiarmi nei miei luoghi preferiti. Seduta su un prato o in riva al mare, lascio andare i pensieri e inizio a vivere un'altra vita. C'è una frase che il mio migliore amico si diverte a pronunciare e che racchiude un po' tutto questo. A volte, quando siamo insieme, magari da qualche parte a chiacchierare, mi sventola una mano davanti il viso e mi chiede: "Ehi, dove sei oggi?". Sa benissimo che a volte i miei pensieri vagano tra le nuvole senza che riesca a fermarli, e magari penserete che contribuisca a riportarli giù. Sbagliato. E' un campione ad alimentare le mie idee più strambe. Se io creo, lui mette in ordine le cose. Secondo voi chi è stato a spingermi a creare questo blog?
Insomma, il fantasy fa parte della mia vita da sempre, è un po' la mia coperta di Linus. Non è difficile per chi mi conosce bene farmi regali: libri + fantasy = l'accoppiata perfetta. A Roma c'è un negozio che si chiama
"Storia e Magia", all'interno c'è un mondo intero dedicato all'argomento; penso che uno di questi giorni prenderò il sacco a pelo e andrò a viverci. Seriamente.
Ma prima... devo finire di scrivere una certa cosa. "E' l'ora di cena!" #cit. Mi sento molto Yzma de "Le follie dell'imperatore" stasera. La frase cretina dovevo metterla, è più forte di me.
Detto questo, vi auguro un buon sabato, che io trascorrerò guardando Trilli, come i ragazzini. Sì, invece di uscire guardo un cartone animato, va bene? Stasera è così, ho troppo sonno per pensare di vestirmi e vagare per la città. Serata cinema, yeah!
A domani, draghetti.
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